la legge del contrappasso

All'epoca di Dante la legge del contrappasso imponeva che, per esempio, chi fosse stato travolto da una passione amorosa folle e peccaminosa all'inferno si trovasse a subire per l'eternità un turbine furente (metafora di quello amoroso).
Ai tempi nostri la legge del contrappasso ha una valenza molto più "terra terra" e applicabile alle quotidiane stupidità umane, anzi auto-applicata dalle varie quotidiane stupidità umane.
Mi rifaccio al post fantastico, di un'internauta incontrata per caso, su una pubblicità dell'Hummer (http://simplyaddicted.splinder.com/).
E' di dominio oserei dire pubblico il fatto che per l'uomo il rapporto auto/attributo sia inversamente proporzionale. Quante volte, povera automobilista micro, mi sono trovata ferma al semaforo oscurata del sole giornaliero da enormi SUV che mi circondavano astiosi e sporgendomi oltremisura per vedere chi, odierno ciclope, li guidasse mi ritrovavo di fronte PICCOLISSIMI NANEROTTOLI con cellullare all'orecchio sciarpina al collo e biondona al fianco - ovviamente si sa anche che il più delle volte il SUV è a noleggio e a fine mese, non potendo pagare questa strabordante esternazione di potenza virile, suddetti nani dovranno restituire il mezzo (e forse l'attributo). E poi te li devi pure sorbire perchè si lamentano della benzina.. Eh, certo, compra l'Hummer che consuma un litro al minuto... Fenomeno buffo quello del contrappasso maschile autoinflitto. Non c'è bandiera più evidente e palese di un'auto gigantesca per far capire al mondo la propria "piccolezza". E, forse, reinterpretandolo Dante si potrebbe dire:
pover l'uomo che, scarso di cazzo,
ha voluto un attributo enorme
ed or non può che far la figura del pazzo
P.S. per i BelFiore dalle lunghe chiome scure... c'è tanta malizia nel post qua sopra.. chiuditi le orecchie e anche gli occhi...