20 novembre 2007

riflessioni allarmanti

Se Prodi e Berlusconi fossero la stessa persona?

Considerando gli avvenimenti politici italiani degli ultimi giorni (la dichiarazione di Prodi da Bruxelles sul fatto che l’Italia ha bisogno di due grossi soli partiti, che lui il suo l’ha fatto ora manca quello della destra; il “comiziatico” annuncio di Berlusconi di volere sciogliere Forza Italia per farla confluire con chi lo seguirà, e credetemi saranno molti quelli a cui non dispiacerebbero poltrone e assegni, nel nuovo partito de “Il Popolo della libertà”) mi è tornato alla mente un file che trovai un giorno che, consapevole della mia ignoranza, cercai qualche notizia in più sulla famosa P2.

Bisognerebbe premettere che “ogni coincidenza dovrebbe essere, per ragioni scientifiche, indagata e approfondita”, ma perché, mi domando, dilungarsi in speculazioni assolutamente fuorvianti quando la palese ovvietà che trapela dal testo lascia interdetti? L’unica cosa, allora, degna di indagine è una domanda “E se Prodi e Berlusconi fossero la stessa persona? E se queste due opposte figure, per ars oratoria e impatto mediatico, non fossero che la doppia anima di un unico progetto?

Leggete qua:

da http://www.disinformazione.it/loggiaP2.htm

STATUTO
[…]
PROCEDIMENTI


1) Nei confronti del mondo politico occorre:
a) selezionare gli uomini - anzitutto - ai quali può essere affidato il compito di promuovere la rivitalizzazione di ciascuna rispettiva parte politica […]
b) in secondo luogo valutare se le attuali formazioni politiche sono in grado di avere ancora la necessaria credibilità esterna per ridiventare validi strumenti di azione politica;
c) in caso di risposta affermativa, affidare ai prescelti gli strumenti finanziari sufficienti -con i dovuti controlli- a permettere loro di acquisire il predominio nei rispettivi partiti;
d) in caso di risposta negativa usare gli strumenti finanziari stessi per l'immediata nascita di due movimenti: l'uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), e l'altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali, e democratici della Destra Nazionale). Tali movimenti dovrebbero essere fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici ed esponenti della società civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l'anello di congiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo reale. Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per rigore morale, capacità, onestà e tendenzialmente disponibili per un'azione politica pragmatistica, con rinuncia alle consuete e fruste chiavi ideologiche. Altrimenti il rigetto da da parte della pubblica opinione e' da ritenere inevitabile.

2) Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiego degli strumenti finanziari non può, in questa fase, essere previsto nominativamente. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente. Ai giornalisti acquisti dovrà essere affidato il compito di "simpatizzare" per gli esponenti politici come sopra prescelti in entrambe le ipotesi alternative 1c e 1d.
In un secondo tempo occorrerà:
a) acquisire alcuni settimanali di battaglia;
b) coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata;
c) coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale;
d) dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art. 21 Costit.

[…]

Beh… l’unica cosa su cui, mi sembra, Prodi e Berlusconi non fossero d’accordo con questo programma è sul fatto che i promotori dei due movimenti politici dovessero distinguersi per “essere inattaccabili per rigore morale, capacità, onestà e tendenzialmente disponibili per un'azione politica pragmatistica, con rinuncia alle consuete e fruste chiavi ideologiche.

Come, quindi, non pensare di essere solo spettatori di un disegno più grande stabilito decenni fa e di cui l’Italia intera, e il suo popolo, non sono altro che tavola e cibo per un’abbuffata di pochi? E guardate che non a caso ho scelto il termine “disegno più grande”…
L’idea che sorge dall’osservazione critica di questi eventi è che la situazione odierna viaggi a due livelli paralleli che non si incontrano mai se non per rari, violenti scambi di insulti (per quanto alle volte unico modo per allentare la tensione che, altrimenti, porterebbe a una rovinosa rivoluzione popolare o reazionaria). Da una parte una politica viziata e narcisista in cui l’appartenenza al partito dipende solo da logiche di numero (“Io sarei rimasto anche libero da iscrizioni… ma mi ci hanno voluto iscrivere nel partito perché serviva…” frase ascoltata per caso nei salotti della politica romana, ma emblematica), dall’altra una società al limite della rottura che sfrutta qualsiasi parossistico motivo per rivoltarsi, urlare e distruggere per non autodistruggersi.

Quale sarà la prossima mossa?

da http://www.disinformazione.it/loggiaP2.htm
Vicende in cui è implicata la loggia P2


- Strage del treno Italicus
- strage di Bologna
- strage di Ustica
- strage di Piazza Fontana
- strage del rapido 904
- omicidio Calvi
- omicidio Pecorelli
- omicidio Olof Palme
- omicidio Semerari
- colpo di stato militare in Argentina
- tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese
- tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti
- caso dei dossier illegali del SIFAR
- operazione Minareto
- falso rapimento Sindona
- tentativo di depistamento durante il rapimento Moro
- rapimento Bulgari
- rapimento Ortolani
- rapimento Amedeo
- rapimento Danesi
- rapimento Amati
- rapporti con la banda della Magliana
- rapporti con la banda dei marsigliesi
- inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo
- riciclaggio narcodollari (caso Locascio)
- caso Cavalieri del Lavoro di Catania
- fuga di Herbert Kappler
- crack Sindona
- crack Banco Ambrosiano
- crack Finabank
- scandali finanziari legati allo IOR
- caso Rizzoli-Corriere della Sera
- caso SIPRA-Rizzoli
- scandalo dei Petroli
- caso M. Fo. Biali
- caso Eni-Petronim
- caso Kollbrunner
- cospirazione politica e truffa di Antonio Viezzer
- cospirazione politica di Raffaele Giudice
- cospirazione politica di Pietro Musumeci
- cospirazione politica e falsificazione documenti di Antonio La Bruna
- finanziamenti FIAT alla massoneria

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